L’estate di oratori e parrocchie. «A pieno regime. Anche oltre»

L’estate di oratori e parrocchie. «A pieno regime. Anche oltre»

In un bell’articolo pubblicato da Avvenire le parole di don Riccardo Pascolini, segretario del Forum degli oratori italiani

Le esperienze estive negli oratori e nelle Parrocchie? «Il momento per offrire un tempo di qualità, che fa diventare grandi». Lo dice don Riccardo Pascolini, segretario del FOI, il Forum degli Oratori italiani. Un tempo, quello degli oratori in estate, destinato a costruire futuro, perché per i ragazzi è un’esperienza che rimane nel cuore per sempre. Va da sé che questi giorni sono destinati a essere il momento privilegiato per mettere in pratica quel pressante invito all’ascolto, diventato il mantra dominante nella vita della Chiesa italiana: «Per i ragazzi, come per tutti – aggiunge il segretario del Foi – è di sicuro il momento della ripartenza, ma deve essere anche l’occasione per ripensare quello che hanno vissuto in questi ultimi due anni e per fare questo hanno bisogno di essere ascoltati ».

È solo così, nota Pascolini, che quest’estate 2022 «ci aiuterà a generare e a rigenerare le comunità. Vedo in questo una ‘vocazione nella vocazione’ degli oratori, perché tramite queste esperienze offerte agli adolescenti tutte le famiglie potranno davvero ritrovare quella comunità di cui tutti sentiamo il bisogno per ripartire». Parole che suggellano con disarmante semplicità il ruolo sociale degli oratori e della pastorale giovanile in Italia. Perché in parrocchia i centri estivi non sono mai solo dei ‘parcheggi’ per minori, ma offrono un tempo di qualità fondato su un prezioso progetto educativo.

L’attenzione fondamentale da avere, chiosa il sacerdote perugino, è che l’impegno messo in campo in questo periodo non si esaurisca con l’estate ma diventi «motivo per volgere lo sguardo e il cuore a una ripresa strutturata ma anche condivisa dei cammini educativi ». D’altra parte gli oratori e la pastorale giovanile in questi due anni, in cui non si sono mai fermati di fatto, «hanno imparato a trovare soluzioni anche nei momenti difficili e a camminare sempre col passo del popolo di Dio, senza mai avere la presunzione di sapere tutto, ma cercando di intuire invece quello che serviva e serve alla comunità».

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