CONCORSO “DAI COLORI ALLA LUCE” – I nomi più votati

CONCORSO “DAI COLORI ALLA LUCE” – I nomi più votati

CONCORSO “DAI COLORI ALLA LUCE”
Diamo alle nostre aule nomi di Santi

Ecco i nomi più votati che sono stati scelti per le aule dell’oratorio

Patrono di Milano o di Italia
SANT’AMBROGIO
La nostra porta è la fede, la quale – se è forte – rafforza tutta la casa. È questa la porta per la quale entra Cristo.

Sant’Ambrogio

Una mamma
CHIARA CORBELLA
Mamma di “figli speciali”
Nella vita normale e insieme straordinaria di Chiara Corbella Petrillo, ventottenne romana, vediamo la semplicità di una ragazza che vive la fede nella pienezza della sua femminilità. Una donna di oggi alle prese con le difficoltà dell’università e un fidanzamento che nei primi anni non decolla (aveva conosciuto Enrico a Medjugorje nell’estate 2002). Chiara poi raggiunge la maturità, aiutata dal direttore spirituale, il francescano Vito D’Amato, amando e lasciandosi amare da Dio, dal manito Enrico, sposato nel 2008, e dai figli, che accoglie nonostante tutto: “Il Signore ha voluto donarci dei figli speciali, ma ci ha chiesto di accompagnarli soltanto fino alla nascita, ci ha permesso di abbracciarli, battezzarli e consegnarli nelle mani del Padre”. Durante la prima gravidanza, infatti, arriva la diagnosi di una malformazione di Maria Grazia Letizia, che vivrà solo trenta minuti. Anche il secondo figlio, Davide Giovanni, soffre di un’altra grave patologia che lo porterà alla morte in pochi istanti. Chiara non ha dubbi sul fatto che come mamma può solo amare, contro ogni ragionamento che le suggerirebbe di anticipare il parto, forzare la natura, o abortire. “Chi è Davide? Un piccolo che ha ricevuto in dono da Dio un ruolo grande, quello di abbattere i grandi Golia che sono dentro di noi. Abbattere il nostro potere di genitori di decidere su di lui e per lui”.
Arriva la terza gravidanza e il bimbo è sano. Ma stavolta tocca a Chiara. Nel marzo 2011 le viene diagnosticato un tumore, che cura solo parzialmente per non mettere in pericolo la vita del piccolo. Francesco nasce il 30 maggio 2011, mentre Chiara muore il 13 giugno 2012.
In breve la devozione per Chiara si è diffusa in Italia e nel mondo. Nel 2017 è nata l’Associazione Chiara Corbella Petrillo per avviare la sua causa di beatificazione.
LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA È AMARE ED ESSERE SEMPRE PRONTI AD IMPARARE AD AMARE COME SOLO DIO PUÒ INSEGNARCI

Chiara Corbella

Un santo che si è occupato di giustizia
PADRE PINO PUGLISI
Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto.

Padre Pino Puglisi

 

Un giovane/una giovane
CARLO ACUTIS
Genio dell’informatica, innamorato dell’Eucaristia
Eucaristia e computer, adorazione e amicizie, rosario e volontariato: la via alla santità di Carlo Acutis, morto nel 2006 all’età di 15 anni per una leucemia fulminante, è stata un perfetto mix di straordinario e ordinario, di slanci spirituali e passioni umane, su tutte quella per l’informatica e per Internet. Seppure vissuto alla vigilia del boom dei social network, Carlo aveva previsto le straordinarie potenzialità del web anche per la diffusione della fede (tant’è che è stato proposto di farlo “patrono della Rete”). È una sua creazione infatti, la mostra virtuale sui miracoli eucaristici ancora oggi visitabile online (www.miracolieucaristici.org) e che si è rivelata uno straordinario volano per la diffusione della testimonianza di Carlo, oggi conosciuto in tutti i continenti.
Ma il centro della vita di Carlo non era certo il computer. Primogenito di una famiglia molto benestante di Milano, studente prima dalle suore Marcelline, poi dai Gesuiti, presso il prestigioso liceo Leone XIII, ripeteva sempre che “l’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo”.
E accanto alla Messa quotidiana non mancavano gesti di solidarietà verso i più poveri, compiuti con grande discrezione, tant’è che in alcuni casi sono stati scoperti solo dopo la sua morte.
Una coerenza e una radicalità che hanno colpito profondamente anche il domestico di famiglia, Rajesh, di religione induista, convintosi a chiedere il battesimo.
Il processo di canonizzazione, avviato a Milano nel 2013, ha concluso la fase diocesana nel 2016.
TUTTI NASCONO ORIGINALI MA MOLTI MUOIONO COME FOTOCOPIE

Carlo Acutis

 

Santi nella malattia
CARLOTTA NOBILE
L’angelo del violino, dal cancro alla fede
Il suo curriculum sembra quello di una professionista di lungo corso: violinista nota a livello nazionale, con esperienze di studio anche a Londra e Salisburgo, direttrice artistica dell’Orchestra da camera della sua città (Benevento), storica dell’arte, scrittrice e blogger. E invece Carlotta Nobile ha fatto tutto questo, e molto di più, in soli 24 anni: l’età in cui un cancro, scoperto 20 mesi prima, se l’è portata via, insieme al suo volto dai tratti delicati e ai lunghi capelli biondi.
Il suo violino, la sua musica sono le “armi” della lotta di Carlotta per la vita: una battaglia che racconta su Facebook e nel blog anonimo “Il Cancro E Poi”. Anziché cedere alla disperazione, pensa a chi ha avuto la sua stessa sorte: durante la malattia aderisce ai “Donatori di Musica”, rete di solidarietà impegnata nel portare note di speranza nei reparti oncologici italiani.
Carlotta proviene da una famiglia aristocratica, non è praticante, non ha mai aderito ad associazioni e movimenti. Eppure c’è una risorsa ancora più grande che Carlotta scopre dentro di sé, il 4 marzo 2013, al risveglio da una crisi che la costringe al ricovero: un’adesione piena e radicale alla fede cristiana, che la ragazza sviluppa idealmente accompagnata dal neoeletto papa Francesco (a cui scriverà una commossa lettera, ma che non riuscirà purtroppo a incontrare).
Muore il 16 luglio dello stesso anno. Tra le sue ultime parole, il padre sente sussurrare: “Signore, ti ringrazio. Signore, ti ringrazio. Signore, ti ringraio”.
Raccontata da media cattolici e laici, la sua storia si diffonde in vari Paesi.
Nel febbraio 2018 Carlotta è stata inserita trai testimoni del Sinodo sui giovani.
CI SONO BATTAGLIE CHE NON ABBIAMO SCELTO. POI C’È LA VITA. E IO QUELLA NON SMETTERÒ MAI DI SCEGLIERLA

Carlotta Nobile

 

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