CHIAMATI E CHIAMANTI – la 59a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

CHIAMATI E CHIAMANTI – la 59a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

Carissimi, ci sono frasi che ti restano stampate in testa. Le ascolti una volta ed è sufficiente. Neanche ti ricordi chi le abbia pronunciate e quando, fatto sta che sono lì, da qualche parte della memoria e ogni tanto riemergono. Al momento giusto, di solito. E così, in questa 59^ giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, mi è tornata alla mente una dichiarazione molto incisiva, sentita (chissà dove e quando e da chi) parecchi anni fa: “Sono pochi chiamati, ma sono rari anche chiamanti”.
In effetti, mi capita spesso di chiedermi se avrei mai fatto il prete senza che nel 1991 un sacerdote (era don Franco Carnevali, purtroppo morto di Covid nel 2020) durante un ritiro dicesse che almeno una volta nella vita tutti i cristiani devono domandarsi se la propria strada non sia quella della consacrazione al Signore. lo ovviamente li per li ho liquidato la faccenda ritenendo che non fosse quello il giorno adatto per pensarci … eppure il “tarlo” mi è rimasto, eccome. E immagino che la mia vita avrebbe potuto prendere altre direzioni se in una confessione estiva apparentemente innocua, un prete che neanche conoscevo non mi avesse chiesto a bruciapelo: “ma tu non hai mai pensato di entrare in seminario?”, rischiando di prendersi in cambio una risposta ben poco educata (… fortunatamente mi sono trattenuto e mi sono limitato a un laconico “no, grazie”). Anche in questo caso, ero convinto che tutto sarebbe finito lì. E invece quel pensiero un poco alla volta si è come impadronito di me, dapprima come un’inquietudine, come un ospite piuttosto scomodo; poi come una prospettiva da verificare, un orizzonte da considerare; infine come una scelta dalla quale lasciarsi attirare. Insomma: qualcuno con me ha avuto il coraggio di farsi “chiamante”, affinché io sentissi la possibilità e la bontà della chiamata.
Ripensandoci, mi viene il dubbio che siamo (io per primo) decisamente poco audaci nella proposta vocazionale: si, certo, se ne parla all’interno dei percorsi di catechesi nelle varie fasce di età …ma come? Nell’adorazione mensile e in alcune altre circostanze si prega per le vocazioni… ma cosa vuol dire pregare per le vocazioni? “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”, dice Gesù (Lc. 11,9). Ma quando parliamo di vocazioni, cosa chiediamo e cosa cerchiamo? Invochiamo la libera azione dello Spirito che guida i discepoli su sentieri non conosciuti o in fondo in fondo domandiamo semplicemente che ci siano persone sufficienti per portare avanti le cose di sempre, per garantire le nostre istituzioni ecclesiali e le nostre abitudini (buone, per carità, ma…)? Come è noto, Gesù un giorno ebbe a dire: “Pregate il padrone della messe che mandi operai nella sua messe” (Mt. 9,38). Perché Gesù pronuncia questa frase? Perché ha appena visto le folle e ne ha sentito compassione: ha visto la loro stanchezza, il loro sfinimento, il loro disorientamento e così si rivolge ai discepoli: “Pregate il padrone della messe”. Molto interessante. Poteva dire: “Forza! Non vedete quanto bisogno c’è di annuncio, di vicinanza, di carità? Aiutatemi a cercare altra gente, a rafforzare ulteriormente la predicazione,…”. E invece raccomanda: pregate. Pregate per ricordarvi che il Regno di Dio non è opera vostra, ma del Padre. Pregate per non dimenticare che la testimonianza del Vangelo di salvezza non è frutto della vostra operosità, ma della benevolenza divina verso l’umanità. Pregate non perché il padrone della messe mandi qualcun altro al posto vostro (si, la tentazione radicale è proprio questa!), ma perché il Padre di tutti confermi che ciascun discepolo è degno di essere coinvolto nella grande opera di evangelizzazione di cui il mondo ha sete. Pregare per le vocazioni significa dire: “Signore, rendici degni di quest’opera che è tua e della quale sentiamo di far par te”. Non a caso, nelle righe successive del Vangelo di Matteo c’è l’invio in missione dei dodici (loro, non altri) da parte di Gesù.
E allora preghiamo. Preghiamo per i candidati al presbiterato, che riceveranno l’ordinazione il prossimo 11 giugno. Preghiamo per i ragazzi e le ragazze della nostra Parrocchia che nei prossimi giorni celebreranno la Santa Messa di prima comunione (trovate l’elenco a pagina 2). Preghiamo non perché qualcuno di loro diventi prete o suora, ma perché ciascuno di loro trovi sempre sulla propria strada numerosi “chiamanti che come dice l’orazione nel giorno della festa dei santi Timoteo e Tito – “inquietino la falsa pace delle coscienze e le ridestino agli impegni della rinascita battesimale”.
Buon cammino! Con affetto,
don Carlo
PREGHIERA PER LA 59a GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI
Signore, Dio del tempo e della storia,
Dio della vita e della bellezza, Dio del sogno e della realtà,
ascoltaci, ti preghiamo:
insegnaci a tessere e intrecciare trame e ricami d’amore,
profondi e veri con te e per te, con gli altri e per gli altri;
immergici nell’operosità delle tue mani,
nella creatività dei tuoi pensieri,
nell’arte amorosa del tuo cuore
perché ogni vita annunci bellezza e ogni bellezza parli di te.
Regalaci il coraggio dell’inquietudine,
l’intrepido passo del sognatori,
la felice concretezza dei piccoli
perché riconoscendo nella storia la tua chiamata
viviamo con letizia la nostra vocazione. Amen.

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