Settimana dell’Educazione – La testimonianza di Daniele Cassioli

Daniele Cassioli, campione paralimpico

Settimana dell’Educazione – La testimonianza di Daniele Cassioli

LA TESTIMONIANZA DI DANIELE CASSIOLI – Incontro di venerdì 4 febbraio
25 titoli mondiali, 25 europei e 41 italiani e detiene i record del mondo in slalom, figure e salto; dal 2021 è membro della giunta nazionale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) come rappresentante degli atleti ed ha fondato da poco la Real Eyes Sport A.S.D., un’associazione
che ha come mission quella di avvicinare i non vedenti alla pratica sportiva: venerdì 4 febbraio Daniele Cassioli però non ha raccontato dove è arrivato ma da dove è partito.
La Settimana dell’Educazione si è conclusa con la testimonianza di questo giovane che ha motivato tutti (adulti e ragazzi) mostrando dove si può arrivare nonostante “il vento contro”, ricordando che “anche nel buio più tremendo possiamo trovare una luce”, invitandoci a costruire un mondo dove la diversità “non si veda”.
Daniele con grande simpatia e leggerezza ha raccontato il suo percorso a partire da quando aveva 9 anni: nel 1995 si affacciava con interesse allo sci nautico, ma ai disabili era permesso allenarsi solo due settimane all’anno, gli spogliatoi corrispondevano all’auto dei genitori e avevano gli allenatori più scarsi “al posto di licenziarli perché incapaci li mandavano da noi”.
Fortunatamente le cose ora sono cambiate, ma la partenza non è stata semplice, così come tutto il cammino che ha caparbiamente percorso con determinazione, volontà, ripartendo ad ogni battuta d’arresto.
Alla spontanea e commuovente domanda di Giordano (un ragazzo delle medie) “Come hai fatto a reagire alle difficoltà della vita?” ha portato l’esempio di una fotografia: “Bisogna capire cosa vuoi mettere in primo piano e cosa in secondo piano, ovvero, quale vuoi che sia il tuo focus. Io ho scelto di mettere in primo piano chi mi voleva bene e il mio impegno per riuscire; in secondo piano chi mi derideva e chi non credeva in me. Ogni volta siamo chiamati a scegliere un nuovo focus”.
Anche gli adulti hanno ricevuto diversi spunti su cui riflettere: provare a generare abitudini e consapevolezze nei ragazzi, riuscire a dare perimetri e alternative ai più piccoli, non smettere mai di chiedere ai giovani di riprovare e ripartire cercando insieme le risposte ai
perché della vita. Grazie Daniele per aver fatto del tuo limite il tuo punto di forza: hai dimostrato di non essere semplicemente
un campione sportivo, ma un campione nella vita!

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